Spazio Berlendis is happy to announce that it will host the exhibition Ydessa Hendeles: Grand Hotel, a project presented by the Art Museum of the University of Toronto as an official Collateral Event of the 60th International Art Exhibition—La Biennale di Venezia, curated by Wayne Baerwaldt, working in collaboration with Project Producer Barbara Edwards. In Grand Hotel, Ydessa Hendeles explores the critical themes of cultural identity, displacement, intergenerational trauma and loss linking the past to the present.
Informed by the artist’s family history of persecution and migration, Grand Hotel offers a visceral experience that addresses perceptions of cultural identity and otherness. In a setting that calls to mind The Merchant of Venice and the historical Jewish Ghetto, Grand Hotel presents a timely questioning of the psychosocial dynamics that construct our world.
For more than two decades, leading galleries and institutions in North America, Europe, Asia and the Middle East have presented Hendeles’s unique, large-scale compositions, inviting viewers to find their own resonances in historically informed creations that are at once intensely personal and broadly relevant. Grand Hotel is the newest iteration in the artist’s body of work.
A Canadian and Polish citizen born in Marburg, Germany, just after World War II, Ydessa Hendeles is the only child of Auschwitz survivors whose Jewish community in Zawiercie, Poland, was erased in the Holocaust. In 1951, the young family moved to rebuild their lives in Toronto, where Hendeles grew up and first made her mark in the contemporary art world. With a distinguished career as gallerist, collector and curator, she has mounted more than 100 exhibitions since 1980 and in the process fashioned a distinctive space in the artworld. A pioneering exponent of curating as an artistic practice, her groundbreaking work has inspired a new generation of curators.
Hendeles has since further developed her “curatorial compositions” into an innovative art practice. This is elaborated on in the new publication, The Milliner’s Daughter: The Art Practice of Ydessa Hendeles with an extensive analysis by Ernst van Alphen and Mieke Bal, an essay by Emily Cadger, an interview of Gaëtane Verna by Markus Müller and a foreword by Gaëtane Verna, published by Verlag der Buchhandlung Walther und Franz König, Cologne.
Grand Hotel will be accompanied by Hendeles’s detailed Notes on each component of the exhibition, which are essential to the artist’s practice.
Spazio Berlendis è felice di annunciare che ospiterà la mostra Ydessa Hendeles: Grand Hotel, un progetto presentato dal Museo d’Arte dell’Università di Toronto come Evento Collaterale ufficiale alla 60a Mostra Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. La mostra site-responsive è curata da Wayne Baerwaldt, in collaborazione con la produttrice del progetto Barbara Edwards. In Grand Hotel, Ydessa Hendeles esplora i temi critici dell’identità culturale, delle migrazioni, del trauma intergenerazionale e della perdita che collegano il passato al presente.
La mostra, ispirata alla storia di persecuzione e migrazione familiare dell’artista, offre un’esperienza viscerale che affronta le percezioni dell’identità culturale e dell’alterità. In un contesto che richiama Il mercante di Venezia e il Ghetto Ebraico, Grand Hotel presenta un’interrogazione tempestiva sulle dinamiche psicosociali che costruiscono il nostro mondo.
Per oltre due decenni, gallerie e istituzioni leader in Nord America, Europa, Asia e Medio Oriente hanno esposto le composizioni uniche e su larga scala di Hendeles, invitando gli spettatori a trovare un riscontro individuale nelle creazioni d’ispirazione storica, intensamente personali e al tempo stesso ampiamente rilevanti. Grand Hotel segna l’ultima iterazione del corpus di opere dell’artista.
Ydessa Hendeles, cittadina canadese e polacca nata a Marburg, in Germania, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, è figlia unica di una coppia sopravvissuta ad Auschwitz, appartenente alla comunità ebraica di Zawiercie, in Polonia, cancellata durante l’Olocausto. Nel 1951 la famiglia si trasferì a Toronto per iniziare una nuova vita, dove Hendeles crebbe e iniziò il suo percorso nel mondo dell’arte contemporanea.
Durante la sua rilevante carriera come gallerista, collezionista e curatrice, ha allestito più di 100 mostre dal 1980, creando negli anni uno spazio distintivo nel mondo dell’arte. Pioniera della curatela come pratica artistica, il suo lavoro innovativo ha ispirato una nuova generazione di curatori.
Da allora, Hendeles ha continuato a sviluppare le sue “composizioni curatoriali” come una pratica artistica innovativa. Questo processo è stato elaborato in una nuova pubblicazione, The Milliner’s Daughter: The Art Practice of Ydessa Hendeles, con un’ampia analisi di Ernst van Alphen e Mieke Bal, un saggio di Emily Cadger, un’intervista di Gaëtane Verna di Markus Müller e una prefazione di Gaëtane Verna, pubblicato da Verlag der Buchhandlung Walther und Franz König, Colonia.
Grand Hotel sarà inoltre accompagnato dalle Note dettagliate di Hendeles, su ciascun elemento della mostra, essenziali per la pratica dell’artista.
In photo: Ydessa Hendeles, Grand Hotel (detail), 2022. Family-album photograph, “Sommer 1946,” gelatin silver print, with hand-written annotation in ink on recto, original print: 5.9 x 8.9 cm. © Ydessa Hendeles, courtesy of the artist.
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April 20 to November 24, 2024
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Opening hours: Wednesday to Sunday, 12 pm to 7 pm, or by appointment.
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For appointments or enquiries: Wayne Baerwaldt: waynebaerwaldt@outlook.com Barbara Edwards: barbara@becontemporary.com